Il nuovo modello di PEI ha la possibilità di uscire dalla compilazione burocratica dei documenti obbligatori e accedere allo status di strumento dinamico, che crei reali opportunità di inclusione, partecipazione e apprendimento.
«Questo è un precedente pericoloso che ci mette in allarme alla vigilia del rientro sui banchi di scuola. Proprio quando si pensa di avere fatto dei passi avanti in termini di inclusione
«Presenta tre fondamentali aspetti negativi – scrive Salvatore Nocera – quella Sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto legittima la riduzione del numero di ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione ad un alunno con disabilità.
«Tutto ciò che sino ad oggi abbiamo messo in piedi non basta. Non è ancora sufficiente per ridurre al minimo le disperazioni» Marco Bollani, direttore della cooperativa sociale Come Noi e tecnico fiduciario Anfass.
«L’insegnamento di sostegno – scrive Giovanni Merlo – è il pilastro che sorregge l’esperienza, tutta italiana, dell’inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità nella scuola.
«Di fronte a questa Sentenza, sento la necessità di rilanciare e rivendicare con forza l’intangibilità del diritto allo studio per gli alunni e le alunne con disabilità, messo in discussione dall’ennesimo tentativo di sottometterlo alle esigenze di bilancio»