Scuola: bene quella Sentenza del TAR, ora un tavolo sui problemi dell’inclusione

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«Siamo grati per questa Sentenza, ove si riafferma che il diritto allo studio dev’essere tutelato e garantito con adeguate risorse»: così Gianfranco Salbini, presidente dell’Associazione AIPD, commenta la “Sentenza-lampo” con cui il TAR di Busto Arstizio ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia di uno studente con disabilità cui non erano state assegnate le ore di sostegno previste. «Ora però – aggiunge Salbini – serve un tavolo dedicato, con la collaborazione di tutti, per affrontare in modo condiviso i problemi dell’inclusione»

«Nessun braccio di ferro sul diritto allo studio! Deve essere tutelato e garantito con adeguate risorse. Siamo dunque grati al TAR di Busto Arstizio per averlo riaffermato, con chiarezza e tempestività»: così Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), commenta quella che si caratterizza come una vera e propria “Sentenza-lampo” con la quale il TAR di Busto Arstizio (Varese), come riportato da «Orizzonte Scuola.it», in meno di ventiquattr’ore ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia di uno studente con disabilità, supportata dal neonato Osservatorio182, dopo che l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia aveva deciso di non assegnare le ore di sostegno previste dal GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione). Il Tribunale, infatti, ha ordinato la «cessazione della condotta discriminatoria del Ministero dell’Istruzione», ribadendo che la tutela dei diritti degli studenti con disabilità non può essere condizionata da logiche di bilancio o da semplici criteri statistici.

Come sottolineano dall’AIPD, «il diritto allo studio e all’inclusione degli alunni con disabilità è al centro dell’attenzione di Associazioni e Istituzioni Scolastiche, dopo che l’anno si è aperto con quella dibattuta e contestata Sentenza del Consiglio di Stato 7089/24, secondo la quale il numero di ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione previste dal GLO sarebbe vincolato alle esigenze di bilancio degli Enti Locali. Ma non solo: il numero degli insegnanti di sostegno risulta, anche quest’anno, gravemente insufficiente rispetto al crescente numero di studenti con disabilità iscritti nelle scuole italiane».
«Proprio ieri – ricorda Salbini – il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha riconosciuto la necessità e l’urgenza di risolvere la carenza di docenti specializzati. Ne condividiamo pienamente la preoccupazione e l’intenzione di intervenire tempestivamente. Ma se è necessaria l’istituzione di programmi di specializzazione per gli insegnanti con un contratto precario da parte del governo, in collaborazione con l’INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione, Ricerca Educativa) e le Università, occorre anche un gruppo di lavoro per definire le strategie da adottare».

«Proponiamo quindi al ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara e alla ministra per le Disabilità Locatelli – conclude Salbini – di istituire un tavolo dedicato, che dovrebbe includere i rappresentanti dei sindacati di categoria, del mondo associativo e del Ministero, al fine di garantire una consultazione efficace e inclusiva. Solo attraverso la collaborazione, infatti, saremo in grado di definire un modello che funzioni nella realtà. È quindi giunto il momento di dare priorità alla formazione e al supporto degli insegnanti, che possano fornire l’attenzione e il sostegno necessari affinché ogni alunno e alunna riceva ciò di cui ha bisogno per il proprio successo scolastico e personale. Invitiamo quindi le Istituzioni a istituire il Gruppo di Lavoro nel più breve tempo possibile, per dare un segnale chiaro di impegno verso l’inclusione e il diritto all’istruzione per tutti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.

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