In adempimento del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024 (PNNA), Regione Lombardia quest’anno ha dato avvio all’iter che prevede la progressiva conversione dei sostegni offerti in forma di contributi al caregiver in servizi[1] a favore delle persone con gravissima disabilità, grave disabilità e in condizioni di non autosufficienza che vivono presso il proprio domicilio.
Nello specifico il programma operativo regionale 2024 per la non autosufficienza ha introdotto delle novità significative in particolare per la Misura B1 e Misura B2, prevedendo tagli ai buoni al caregiver e la costituzione di un ampio e articolato sistema di servizi in capo agli Ambiti territoriali, che hanno destato non poche preoccupazioni in termini di impatto negativo per le persone con disabilità e di grandi difficoltà di attuazione del sistema di servizi previsto.

L’impianto disciplinato dalla Dgr n. 1669 del 28.12.2023, ridimensionato dalla Dgr n. 2033 del 18.03.2024, è stato oggetto in corso d’anno di ulteriori modifiche e integrazioni con la Dgr n. 2166 del 15.04.2024, la Dgr n. 2423 del 31.05.2024, la Dgr n. 2847 del 29.07.2024 e la Dgr n. 2911 del 05.08.2024, che hanno interessato in particolare la Misura B1, con la finalità di avviare la riforma in adempimento del PNNA procedendo tuttavia in modo più graduale.
Di seguito si presentano le principali modifiche introdotte, rimandando per approfondimenti alla lettura dei provvedimenti sopra indicati.

Incremento risorse regionali Misura B1

Al quadro di risorse disciplinato dalle Dgr n. 1669 e n. 2033, con le successive Dgr n. 2423, n. 2847 e n. 2911, Regione Lombardia ha stanziato ulteriori € 11.233.013,16 per la Misura B1 dedicata alle persone con gravissima disabilità.
Complessivamente, dunque, le risorse (nazionali FNA + risorse regionali) allocate sulla Misura B1 per l’annualità 2024 risultano pari a € 133.850.195,16, circa € 19,5 milioni in più rispetto alla precedente annualità 2023.
Se consideriamo solo le risorse regionali destinate ai “buoni” al caregiver e a sostegno dei costi dell’assistenza garantita da personale regolarmente assunto, quest’anno sono stati stanziati quasi € 15,3 milioni in più rispetto alla precedente annualità.

Tab: Risorse Misura B1, esercizio 2023 e 2024

2023

Dgr 7751/22 € 86.544.630,00 Risorse FNA 2022 – quota FNA 69%
€ 10.000.000,00 Risorse regione
€ 13.000.000,00 Risorse Fondo Sanitario Regionale per i voucher sociosanitari e autismo
Dgr 424/23 € 1.400.000,00 Passaggio risorse assegnate nel 2021 per i voucher e non utilizzate da ATS Milano ad ATS Bergamo
Dgr 551/23 € 3.000.000,00 Risorse regione
Dgr 1072/23 € 400.000,00 Risorse regione solo per ATS Milano
TOT. € 114.344.630,00  

 

2024

Dgr 1669/23 e 2033/24 € 84.749.826,15 Risorse FNA 2023 Quota FNA 69%
€ 3.256.223,85 Risorse FNA 2023 per servizi diretti
€ 17.500.000,00 Risorse regionali
€ 13.000.000,00 Risorse Fondo Sanitario Regionale per i voucher sociosanitari e autismo
€ 4.111.132,00 Risorse Fondo Caregiver 2023 destinati al rimborso di servizi
Dgr 2423/24 € 2.000.000,00 Risorse assegnazioni anni precedenti non ancora impegnate e disponibili nei bilanci delle ATS
Dgr 2847/24 € 8.500.000,00 Risorse regionali
Dgr 2911/24 € 733.013,16 Risorse regionali
TOT. € 133.850.195,16  

 

Nuova rimodulazione tagli buoni caregiver Misura B1 e slittamento termine fase transitoria

Con la Dgr n. 2847, i buoni al caregiver della Misura B1, che – ricordiamo – sono destinati alle persone con gravissima disabilità con assistenza garantita dal solo caregiver famigliare, in base alla propria tipologia di bisogno, vengono fissati a € 565, € 615 e € 665 al mese. Gli importi risultano inferiori di € 85 rispetto alle annualità passate. Le precedenti delibere n. 1669 e n. 2033 prevedevano tagli più drastici (la prima, tagli tra i € 200 e i € 350 e la seconda, tagli fino ad un massimo di € 150).
Gli € 85 di differenza possono essere colmati chiedendo un rimborso per le spese sostenute per l’attivazione di servizi diretti di assistenza domiciliare / sollievo al caregiver a fronte di presentazione di idonea documentazione fiscale. A ciò si possono aggiungere i servizi, per un valore di 65 € al mese, erogati a cura degli Ambiti territoriali, principalmente tramite gli enti gestori accreditati.
La Dgr n. 2423 dispone lo slittamento del termine della fase transitoria dal 31 maggio al 31 luglio e dal 1 agosto è partita l’erogazione dei nuovi importi disciplinati dalla Dgr n. 2847.
Per la Misura B2, che ha come destinatari – ricordiamo – le persone con grave disabilità e in condizioni di non autosufficienza), invece, il contributo erogabile come buono al caregiver resta fissato a € 100 al mese come previsto dalla Dgr n. 1669, la prima delibera di disciplina del programma regionale per l’anno in corso[2].

Questioni aperte

La situazione che è andata a regime è, dunque, sostanzialmente legata all’integrazione della Dgr n. 2033 del 18 marzo con quanto previsto dalla Dgr n. 2847 del 29 luglio.
Prezioso è il contributo delle associazioni rappresentative del mondo della disabilità, degli Enti locali e delle parti sindacali, che nel percorso di interlocuzione con Regione Lombardia, pur condividendo l’obiettivo di riequilibrare il nostro sistema di welfare considerato eccessivamente sbilanciato sull’offerta di risorse economiche a scapito dei servizi, si stanno adoperando per evitare che la riforma vada a danno delle persone con disabilità che già oggi vivono una situazione problematica. Come noto infatti, le prestazioni e i servizi a loro dedicati risultano pochi e sotto finanziati, e la scelta di essere assistiti dai propri familiari non trova un adeguato sostegno economico. I contributi economici della Misura B1 e B2 o di altra natura, infatti, compensano solo in parte quanto le persone e i loro familiari investono in energia, tempo oltre che di spesa.

Una prima questione da rilevare riguardo l’anno in corso è il forte incremento delle risorse regionali stanziate per il programma regionale per la non autosufficienza ed in particolare destinate alla Misura B1. Queste risorse aggiuntive sono servite per tenere in equilibrio il sistema (almeno per quanto riguarda la Misura B1) consentendo di avviare il percorso di implementazione dei servizi in adempimento del PNNA ma anche garantendo a tutti i potenziali beneficiari di continuare a ricevere un contributo economico significativo, di poco inferiore a quello del 2023. Queste ulteriori risorse, tenuto conto del trend di crescita delle prese in carico, dovrebbero evitare la formazione di liste di attesa di accesso alla Misura B1.

Continua a destare non poche preoccupazioni l’implementazione dell’ampio e articolato sistema di servizi previsto a cura degli Ambiti territoriali attraverso gli enti gestori accreditati. Non abbiamo dati disponibili, ma dalle risonanze dei territori si rilevano grandi difficoltà di attuazione. Tra le criticità, una questione di non poco rilievo è la mancanza di personale qualificato e disponibile.

A breve si riaprirà la programmazione per il 2025.
Tutte le delibere accennano al fatto che “in previsione dell’attuazione della legge delega in favore delle persone anziane e di quella in materia di disabilità, si provvederà ad una revisione complessiva della Programmazione regionale relativa al FNA a partire dalla prossima annualità”.
Cosa aspettarci? Due punti interrogativi importanti:

  • Per l’anno in corso la quota di risorse FNA vincolate all’erogazione di servizi diretti è stata fissata al 10%[3]; se il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in adempimento del PNNA, confermerà l’intenzione di incrementare ulteriormente tale quota di risorse vincolata all’erogazione di servizi si pone la questione di come implementare il sistema ampio e articolato di servizi previsto a cura degli Ambiti territoriali, stante le difficoltà che stanno emergendo quest’anno che non sono di facile e tempestivo fronteggiamento;
  • se l’impianto, con le novità introdotte quest’anno, invece resta stabile per tutto il 2025, si pone la questione in capo a Regione Lombardia di come poter/voler trovare ulteriori risorse per fare fronte all’incremento di persone aventi titolo di richiedere i sostegni previsti.

 

 


[1] Ricordiamo che gli intervisti previsti, in adempimento del PNNA – “LEPS di erogazione” ai sensi della L. 234/2021 art. 1 comma 162 lettera a) e b), sono:

  1. prestazioni “di sollievo” che favoriscono la sostituzione del lavoro di cura del caregiver familiare: prestazione socioassistenziale/tutelare a domicilio; ricovero temporaneo in struttura residenziale; prestazione socioeducativa/educativa a favore della persona con disabilità/ non autosufficiente in contesti socializzanti (fuori dal domicilio);
  2. percorsi di sostegno psicologico (individuale o gruppo) rivolti al caregiver familiare;
  3. interventi di formazione/addestramento per rinforzare il lavoro di cura e la gestione dell’assistenza a favore della persona con disabilità/non autosufficiente. Tali interventi sono erogabili anche in presenza di personale di assistenza.

[2] Gli unici aspetti di modifica / integrazione che interessano la Misura B2 sono disciplinati dalla Dgr n. 2166 e riguardano la proroga del termine per l’approvazione delle graduatorie dei beneficiari da parte degli Ambiti Territoriali al 31 luglio 2024 e la conferma del riparto delle risorse agli Ambiti territoriali secondo il criterio dell’anno precedente (60% in relazione alla popolazione residente nell’Ambito e 40% in relazione alla popolazione con età pari o superiore ai 75 anni). Il riparto secondo il nuovo criterio previsto dalla Dgr n. 1669 (70% in relazione alle persone che sono transitate nella Misura dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 secondo i dati del flusso informativo e 30% in relazione alla popolazione con età pari superiore a 75 anni) viene rimandato a causa di erroneo e incompleto inserimento dei dati delle prese in carico nel flusso informativo B2.
[3] Ricordiamo che la Dgr 1669/23, il primo provvedimento di disciplina del programma regionale per la non autosufficienza per l’anno in corso, aveva previsto di vincolare il 15% delle risorse FNA all’erogazione di servizi diretti, pari a circa 19 milioni; successivamente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha accolto la proposta contenuta nella Dgr 2033/24 di rimodulare tali risorse vincolate in 5,5 milioni, pari al 10% delle risorse FNA calcolate sulla base del numero delle persone non autosufficienti con alto bisogno assistenziale e basso bisogno assistenziale in carico alla Misura B1 e alla Misura B2 negli anni 2022 e 2023.