Perché le pensioni di invalidità non vengono calcolate ai fini ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e invece vengono calcolate ai fini dell’erogazione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza? Il quesito è sorto spontaneo, come proverbialmente si suol dire, da parte di molti Lettori e Lettrici, dopo avere preso atto di quanto da noi segnalato la scorsa settimana, ovvero delle numerose famiglie di disabilità che dal 27 gennaio si sono viste decurtare o addirittura azzerare dall’INPS il reddito di cittadinanza, in seguito all’aumento delle pensioni di invalidità stabilito dalla Sentenza 152/20 prodotta due anni fa dalla Corte Costituzionale.
A fare ulteriore chiarezza sul tema è ora un approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex (disponibile a questo link), che a proposito della situazione venutasi a creare con gli aumenti delle pensioni di invliaidtà, conclude concordando con quanto già sostenuto dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e cioè che «la soluzione auspicabile – e unica possibile – è che si intervenga urgentemente a livello legislativo, per effettuare un correttivo ai parametri di calcolo delle pensioni di invalidità nel reddito familiare per la concessione del reddito di cittadinanza, adattandoli agli aumenti previsti dalla Sentenza 152/20 della Corte Costituzionale». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il citato approfondimento del Centro Studi Giuridici HandyLex.