Il 28 luglio la Rete dell’inclusione sociale si è riunita per approvare il nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali e il Piano nazionale di contrasto alla povertà per il triennio 2021-2023. Presentati dal ministro Andrea Orlando, hanno raccolto entrambi il parere favorevole della Rete, che ha espresso contestualmente proposte di ulteriore miglioramento. «Con oggi abbiamo portato a compimento una parte del lavoro prefissato, ma ci diamo anche ulteriori obiettivi e nuovi compiti. L’obiettivo è di costruire un sistema dei servizi sociali che sia sempre più effettivo strumento di benessere e sicurezza per la nostra comunità. Una necessità ormai improrogabile e condivisa nel Paese. Il cantiere è aperto e le possibilità di far bene ci sono tutte mettendo a frutto competenze, collaborazione e sinergie con cui abbiamo operato fino ad ora», ha scritto il Ministro Andrea Orlando sulla propria pagina Facebook.
Il decreto di adozione dei due Piani è atteso a breve. Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore, sottolinea l’importanza «delle strategie collaborative inaugurate dal ministro Orlando nel dialogo con il Terzo settore, una metodologia di lavoro importante per costruire in modo sinergico delle prospettive di sostenibilità sociale delle nostre comunità».
La Rete dell’inclusione sociale è nata nel novembre 2017 per «favorire una maggiore omogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni e di definire linee guida per gli interventi, in coerenza con l'obiettivo di rafforzare in maniera uniforme nel Paese i servizi sociali, in rete con gli altri servizi territoriali (lavoro, salute, scuola, casa), coinvolgendo le parti sociali, il Terzo Settore e tutte le forze produttive e sociali della comunità al fine di migliorare i processi di accompagnamento verso l'autonomia delle persone più fragili». Spetta alla Rete elaborare tre Piani triennali cruciali per il Paese: il Piano sociale nazionale, quale strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali; il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, quale strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse della “quota servizi” del Fondo Povertà; il Piano per la non autosufficienza, quale strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del Fondo per le non autosufficienze.
«Come Forum del Terzo settore esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dei Piani, unitamente alla conferma data dal ministro che la Rete sarà il luogo stabile dover poter effettuare il monitoraggio delle misure previste dal PNRR relativamente alle politiche sociali. I Piani peraltro consentiranno a breve di attribuire alle regioni le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo Povertà», commenta Roberto Speziale, coordinatore Consulta disabilità Forum Terzo settore e Presidente nazionale Anffas, che ha preso parte all’incontro della Rete per il Forum. In particolare il Piano sociale nazionale introdurrà dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (un po’ come con la legge di Bilancio 2021 è stato normato e finanziato il Leps di un assistente sociale ogni 5000 abitanti). La definizione e progressiva introduzione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali – sottolinea il Forum del Terzo Settore – è importante per «ridurre/azzerare le attuali fortissime disparità territoriali nonché condizioni di disuguaglianza nell’accesso e nella fruizione dei sostegni e a rendere concretamente esigibile la previsione costituzionale in materia di diritti civili e sociali».
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