La tecnologia al servizio di giovani adulti con sindrome di Down

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Raggiungere il maggior livello possibile di autonomia da parte di giovani adulti con sindrome di Down, per vivere il territorio e la comunità: è principalmente questo l’obiettivo dell’applicazione “APP and OUT”, la cui realizzazione è stata voluta dall’AIPD di Bergamno (Associazione Italiana Persone Down), per permettere appunto alle persone con sindrome di Down di accedere con più facilità ai luoghi di interesse, favorendo l’interazione e aiutando la mediazione tra loro e la comunità

Giovani con sindrome di Down dell’AIPD di Bergamo

Raggiungere il maggior livello possibile di autonomia da parte di giovani adulti con sindrome di Down, per vivere il territorio e la comunità: è principalmente questo l’obiettivo dell’applicazione APP and OUT, voluta appunto per permettere alle persone con sindrome di Down di accedere con più facilità ai luoghi di interesse, favorendo l’interazione e aiutando la mediazione tra loro e la comunità.
L’iniziativa arriva dall’AIPD di Bergamo (Associazione Italiana Persone Down), che ne spiega così la “genesi”: «La nostra Associazione è impegnata nel progetto denominato Il Buon Tempo, che ha lo scopo di sviluppare le potenzialità delle persone con difficoltà intellettive e di accrescerne l’empowerment [autoconsapevolezza, N.d.R.] in un mondo adulto fatto di relazioni e gestione del tempo libero, fornendo loro le basi per coltivare un tempo di qualità, da organizzare e vivere in piena autonomia».

«In questi anni – proseguono dall’Associazione lombarda – il nostro team educativo ha studiato dei materiali che potessero risultare comprensibili, funzionali e facilmente riutilizzabili nella vita privata delle persone con sindrome di Down che a noi fanno riferimento. Queste ultime, insieme agli educatori, hanno quindi costruito il “foglio uscita”, strumento in grado di fissare le informazioni utili per svolgere al meglio l’incontro tra amici: luogo e orario di ritrovo, i vari passaggi del tragitto, eventuali numeri da chiamare per informazioni o emergenze, l’impostazione della sveglia per il ritorno. Durante lo svolgimento di questo processo, però, sono emerse alcune criticità rispetto allo strumento cartaceo: si può perdere con facilità, si può rovinare, si può bagnare con la pioggia, per alcuni è faticoso da leggere, ci si può confondere nel recuperare le informazioni che servono. È dunque prendendo spunto proprio dal foglio uscita cartaceo, modificato e rielaborato nel corso degli anni, che gli educatori hanno individuato come passo successivo la digitalizzazione di quest’ultimo e la creazione di una web app che possa renderlo fruibile in modo veloce e immediato. Così è nata l’applicazione APP and OUT».

«Quest’ultima – concludono dall’AIPD di Bergamo – aiuterà le persone con disabilità intellettiva a organizzare e gestire il tempo libero in maniera sempre più indipendente: si sentiranno libere di muoversi senza dovere utilizzare il foglio cartaceo, rivelatosi spesso scomodo e poco pratico, potendo gestire le situazioni impreviste non riportate sul foglio stesso, quali ad esempio un cambio di orario o di percorso di un mezzo. Potranno inoltre agevolmente riservare un tavolo o un posto, evitando le difficoltà e le incomprensioni delle prenotazioni telefoniche e organizzare con più praticità il loro calendario».

Da segnalare, in conclusione, che per arrivare alla piena realizzazione dell’iniziativa è stata anche lanciata una raccolta fondi nel web (crowdfunding), che una volta giunta al 60% del proprio  obiettivo, potrà contare su un contributo erogato da Bergamo Smart City & Community. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: info@aipdbergamo.it.

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