Il turismo è decisamente ripartito. Dopo due anni di stop quasi totale, un sospiro di sollievo per gli operatori del settore e per i viaggiatori che finalmente preparano la valigia, pronti a raggiungere nuove mete. La pandemia, però, non ha portato soltanto crisi e che i momenti peggiori siano stati fucina di idee innovative lo dimostra Miravilius, una startup di Viaggi Digitali che in quest’ultimo complicato periodo ha portato in giro per il mondo le persone, lasciandole sedute sul divano di casa (da cui per altro era difficile spostarsi, visti i tempi!).
Basterebbero i reportage che si trovano in internet o che trasmette la TV per vedere luoghi diversi senza muovere un passo, si potrebbe obiettare, ma Miravilius va oltre, perché consente di interagire in diretta con le guide turistiche sul posto.
Nata lo scorso anno, con le sue oltre 150 guide specializzate in più di 300 destinazioni sparse per il globo e più di 200 Viaggi Digitali all’attivo in italiano, spagnolo e inglese, Miravilius non solo ha permesso di esplorare il pianeta anche in piena emergenza sanitaria, ma ha introdotto un modo nuovo di intendere l’esperienza di svago in località lontane. In questo senso non si può non pensare alle persone con disabilità e agli anziani che vorrebbero viaggiare, ma oggettive difficoltà non glielo consentono.
Il turismo accessibile – inteso come strutture ricettive, mezzi di trasporto e soprattutto cultura dell’accessibilità che sta alla base di tutto – ha fatto dei passi avanti, e fortunatamente oggi tanti più cittadini “svantaggiati” riescono a spostarsi per svago; tuttavia, a per una parte di loro organizzare una vacanza rimane un sogno impossibile anche in periodi non pandemici.
Fin dal principio Miravilius ha voluto dare una connotazione sociale al proprio lavoro, guardando a coloro che per motivi di età, salute o mobilità ridotta non possono muoversi liberamente. Sono quindi partite collaborazioni con realtà nazionali e internazionali, ad esempio l’accordo con la RSA Casa Sacro Cuore di Pianello del Lario, in provincia di Como, che ha già portato gli ospiti della struttura a Parigi e ad Assisi, e con Volunteers Foundation di Londra, organizzazione non-profit che si occupa di educazione in Kenya e che fa viaggiare gli studenti degli slum di Nairobi.
Sono tour costruiti su misura: se infatti sono presenti persone con particolari difficoltà, il ritmo del viaggio viene adattato, cosicché tutti possono seguirlo senza perderne il piacere.
Per chi vive a casa propria, con o senza disabilità, c’è la possibilità di registrarsi sulla piattaforma Miravilius e aderire a una delle offerte a pagamento. Qui, a fronte di un costo davvero alla portata di tutti, si può parlare in diretta con le guide locali oppure aderire ai tour preregistrati della durata di mezz’ora ciascuno, sia in Italia che all’estero.
Ora è stato compiuto un ulteriore passo avanti, grazie infatti all’incontro con FlixBus, l’operatore europeo della mobilità low cost con la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, che raggiunge oltre 2.500 destinazioni in trentasette Paesi. Fino a luglio, dunque, prezzi agevolati su FlixBus per chi parteciperà ai viaggi Miravilius e un mese gratis di Viaggi Digitali per i clienti FlixBus che potranno così visitare in anteprima le località da esplorare poi dal vivo.
Ma in tutto questo come si inserisce la disabilità? Oggi il parco automezzi di FlixBus è attrezzato con 82 autobus dotati di pedana per consentire la salita e la discesa delle persone in sedia a rotelle; l’obiettivo è incrementare questo numero di almeno il 55% entro il 2026. Sui mezzi è possibile viaggiare anche con la carrozzina pieghevole, riposta nel vano bagagli, e i viaggiatori non vedenti possono salire a bordo senza costi aggiuntivi con il cane guida che rimane accucciato accanto a loro (per le modalità di prenotazione delle persone con esigenze specifiche, l’apposita sezione del sito di FlixBus fornisce le informazioni necessarie). Per garantire poi un’assistenza ancora migliore ai clienti con disabilità e mobilità ridotta, oltre che ai viaggiatori più in là con gli anni, dal 2018 è stata siglata per il territorio nazionale una partnership con UGO, un servizio di affiancamento gestito da caregiver professionali e formati, attivo anche in strutture sanitarie e associazioni. Inizialmente presenti solo in tre città, oggi gli operatori UGO sono disponibili a Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Varese, Torino, Genova, Bologna, Padova, Roma, Foggia, Lecce e Catania, un consolidamento che dimostra il gradimento della clientela. L’accompagnamento – prenotabile ad un prezzo agevolato direttamente tramite il web (a questo link), dopo avere acquistato il biglietto FlixBus, prevede un aiuto in tutte le attività che durante il viaggio possono risultare complesse, come il raggiungimento della stazione degli autobus, la salita/discesa dal pullman, la gestione dei bagagli e gli spostamenti una volta giunti a destinazione.
Tra le mete servite da FlixBus e presidiate dalle guide turistiche di Miravilius, si possono citare diverse fra le maggiori città in Italia, come Roma, Milano, Firenze, Venezia, Ravenna, Perugia e Siracusa, e in Europa, come Parigi, Budapest, Barcellona e Amsterdam.
Se l’accesso ai luoghi sportivi, ricreativi e turistici è uno dei presupposti per l’inclusione sociale contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il primo cenno a tali diritti si trovava già nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 che all’articolo 13 affermava il diritto alla «libera circolazione» e all’articolo 24 quello «al riposo e al tempo libero».
In realtà è sempre bene ricordare che il “mondo dei bisogni” toccato dal turismo accessibile è alquanto variegato. Non ci sono infatti soltanto coloro che si muovono in sedia a rotelle o che hanno una difficoltà di deambulazione, ma anche i cittadini con disabilità sensoriali, cognitive, le persone con disturbi dello spettro autistico, quelle in sovrappeso, gli anziani, senza contare chi ha esigenze alimentari “particolari” e, in ultima analisi, coloro che hanno una disabilità temporanea, causata ad esempio da fratture, incidenti o interventi chirurgici, i genitori con i passeggini e le donne in gravidanza.
A tal proposito si calcola che in Europa vivano 127 milioni di persone con bisogni “speciali”, 10 milioni solo in Italia; e che nel 2030 si arriverà al 33% di popolazione con più di 65 anni. Calcolando quindi che chi ha una disabilità non si muove quasi mai da solo, ma viene in genere accompagnato da almeno un’altra persona, lo spettro di opportunità in termini di turisti coinvolti si allarga molto e dimostra che questo non è affatto un settore di nicchia.
Insomma, parlando in soldoni e considerando 620 euro di spesa media a persona per vacanza, moltiplicato per i potenziali fruitori europei dei servizi turistici accessibili, si arriva ad un potenziale reddito di circa 166 miliardi di euro. La piattaforma Miravilius e le attività ad essa connesse aprono una nuova strada nella direzione del turismo per tutti, sostenendo sia la libertà di spostamento che l’opportunità di viaggiare anche quando non è possibile muoversi.