Parole pesanti

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Il Gruppo Ledha donne organizza a Seriate (BG) un ciclo di formazione dedicato al tema della violenza sulle donne con disabilità. Cinque incontri a partire dal 3 novembre. Iscrizione obbligatoria entro il 31 ottobre

Favorire l’emersione delle situazioni di violenza che coinvolgono le donne con disabilità, aumentando le competenze di operatori sociali e dei servizi, per superare pregiudizi e stereotipi negativi legati alla disabilità e al genere. È l’obiettivo del corso di formazione “Parole pesanti. Rappresentazione, discriminazione e violenza subita dalle donne e dalle ragazze con disabilità” in programma a Seriate (Bergamo) a partire dal 3 novembre.

Il corso prende avvio dalla consapevolezza che la lettura e la narrazione delle persone con disabilità sono cariche di pregiudizi e stereotipi negativi, che affondano le loro radici in convinzioni profondamente radicate nella nostra cultura e nella nostra storia. In questo contesto. Condizioni che determinano la prevalenza e la persistenza di pensieri semplicistici e riduttivi: tutto viene sempre ricondotto e descritto nell’area della sfortuna, della malattia, dell’incapacità o della sofferenza. Ignorando i determinanti sociali della condizione di disabilità.

Il corso, articolato in cinque incontri (l’ultimo dei quali aperto a tutte le persone interessate e non solo agli addetti ai lavori) si rivolge a operatori di cooperative e centri anti-violenza, assistenti sociali, educatori, operatori di consultori, ospedali e ASST, associazioni di persone con disabilità e della società civile del territorio, familiari oltre che tutte le donne con disabilità direttamente.

Obiettivo del corso è quello di aumentare le competenze del personale delle reti attive sul tema della disabilità, per superare pregiudizi e stereotipi negativi legati alla disabilità e al genere. Inoltre mira a fornire agli operatori dei servizi gli strumenti culturali necessari per intercettare le situazioni di criticità e mobilitare i servizi dedicati al tema della violenza. Parallelamente punta a promuovere la diffusione delle azioni di sensibilizzazione nei luoghi di vita e di lavoro delle donne con disabilità (con particolare attenzione alle reti/servizi attivi sul tema della disabilità).

Un ulteriore obiettivo -la cui rilevanza è centrale- è voler stimolare campagne di sensibilizzazione sul tema della violenza che attualmente non pensate per le donne con disabilità, campagne in cui la figura della ragazza e della donna con disabilità sia presente nelle forme adatte a far emergere il loro rischio di subire violenza e a riconoscere la relazione tra il fatto violento e la disabilità della vittima. Un lavoro di sensibilizzazione sul tema donna-disabilità per destrutturare, se presente, l’immagine di “eterna bambina” che può essere un ostacolo a considerare la donna con disabilità, come potenziale vittime di violenza.

Tutti gli incontri sono gratuiti, con iscrizione obbligatoria entro il 31 ottobre 2021. Per partezipare è necessario mandare una mail (antiviolenza.rita@comune.seriate.bg.it) indicando cognome, nome, ente di appartenenza e professione.

Programma

Il primo incontro (“La discriminazione multipla delle donne con disabilità”) è in programma il 3 novembre dalle ore 9.30 alle 13.30 presso la Sala consiliare del Comune di Segrate a Seriate (BG). Relatori: Silvia Cutrera (esperta FISH e donna con disabilità), Laura Abet (responsabile del Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità) e Anna Rossi (del Gruppo Ledha donne e persona con disabilità). Tema al centro dell’incontro, quello della percezione-riconoscimento della situazione di violenza subita in alcune sue specifiche manifestazioni: una donna su quattro ne è stata vittima e non ne ha la consapevolezza. Questo dato pone le basi per una riflessione più allargata sul tema della violenza, che abbraccia anche la “violenza abilista”, ossia quella forma di violenza che scaturisce dallo squilibrio di potere tra persone con e senza disabilità, tema se possibile ancora più sommerso rispetto a quello della violenza di genere sulle donne con disabilità e che può coinvolgere anche chi svolge mansioni di cura, formali e informali.

Il secondo incontro si svolgerà il 14 novembre e mette al centro il tema dell’accessibilità (“Accessibilità come parola chiave”) con i contributi di Armando De Salvatore (Centro regionale per l’accessibilità e il benessere ambientale di LEDHA), Luisella Bosisio Fazzi (Gruppo Ledha donne), Piera Nobili (architetta e presidente di Cerpa Italia).

L’iniziativa formativa è organizzata dal Gruppo LEDHA-Donne, dall’associazione aiuto donna, dal Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, dal Centro regionale per l'accessibilità e il benessere ambientale (Craba) di LEDHA, dalla Rete interistituzionale antiviolenza - Distretto Bergamo Est e dalla fondazione Comunità bergamasca onlus. Sono previsti crediti Croas per chi frequenta almeno l’80% degli incontri.

 

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