LEDHA e il dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell'Università degli Studi Milano-Bicocca hanno presentato il testo della ricerca condotta nel corso del 2022. Il documento e il video della presentazione
Giovedì 1° giugno si è svolta la presentazione del Rapporto sulle discriminazioni delle persone con disabilità in Lombardia curato dal Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità in collaborazione con il dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell'Università degli Studi Milano-Bicocca.
Il Rapporto ha cercato di raccogliere i dati disponibili sul tema per l'anno 2022 con l'obiettivo di fare emergere il fenomeno, nelle sue diverse sfumature e nella sua complessità. Un fenomeno che le persone con disabilità e le loro associazioni conoscono e sperimentano ogni giorno.
È possibile scaricare il testo completo del rapporto a questo link. Chi non avesse potuto partecipare alla presentazione, inoltre, puo guardare la registrazione sul canale Youtube di LEDHA.
Pubblichiamo di seguito il testo dell'introduzione al Rapporto a firma di Laura Abet, responsabile del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi
Perché provare a scrivere un report sulle condizioni di vita e il rischio di discriminazione delle persone con disabilità in Lombardia?
Non è una domanda retorica. La scelta di lavorare a questa raccolta e alla rielaborazione di dati e informazioni inerenti la disabilità non è stata né semplice né scontata. Per arrivare alla redazione di questo rapporto abbiamo infatti deciso di impiegare una parte delle nostre limitate risorse, distogliendole di fatto dalle altre nostre attività di rappresentanza e di tutela dei diritti delle persone con disabilità, mission principale della
nostra associazione.
Abbiamo preso questa decisione perché riteniamo che la mancanza di dati e statistiche sia uno dei motivi per cui le persone con disabilità vengono discriminate ogni giorno e in diversi ambiti della vita, senza che questo generi allarme e riprovazione sociale, senza che questo, in molti casi, sia considerato un problema.
Non siamo certo i soli a pensarla in questo modo, se persino la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità prescrive agli Stati, e quindi anche all’Italia, di “raccogliere le informazioni appropriate, compresi i dati statistici e i risultati di ricerche, che permettano loro di formulare e attuare politiche allo scopo di dare attuazione alla presente Convenzione”.
Come vedremo, le informazioni che si possono raccogliere più facilmente riguardano non tanto “i problemi e i bisogni” delle persone ma quanto le istituzioni e la società offrono in termini di risorse economiche, servizi e sostegni nel tentativo di risolvere o quantomeno alleviare la situazione. Con questo lavoro, noi cerchiamo di “fare la nostra parte”, di offrire il nostro contributo affinché il nostro Paese assolva all’obbligo di descrivere la condizione di discriminazione anche attraverso dati e statistiche. Lo facciamo dal nostro punto di vista di federazione regionale in Lombardia delle associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari.
Chiediamo a tutti di guardare nel profondo, insieme a noi, la discriminazione delle persone con disabilità, in tutti i suoi aspetti, senza abbassare o distogliere lo sguardo. Riconoscere la discriminazione delle persone con disabilità è infatti il primo e necessario passo per poterla
contrastare in modo efficace e per poterla un giorno, finalmente, eliminare.
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