Come avevamo segnalato nel settembre scorso, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva espresso favore, dopo il fitto lavoro di interlocuzione con le Istituzioni attuato nei mesi scorsi (se ne legga anche sulle nostre pagine a questo e a questo link), per l’emendamento approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera, in sede di discussione per la conversione del Decreto Legge 111/21 (Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti), meglio noto come “Decreto Green Pass”, emendamento che aveva esteso fino al 31 dicembre prossimo quelle tutele per i lavoratori fragili.
L’emendamento era poi entrato nel testo della Legge 133/21, che aveva appunto convertito il Decreto 111/21 e il 13 ottobre l’INPS ha pubblicato il Messaggio n. 3465, recependone le indicazioni e facendo maggioore chiarezza sulle relative estensioni delle tutele.
Vi si ribadisce tra l’altro, «per i lavoratori in possesso della specifica certificazione sanitaria che non possano svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile, l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero, con la conseguente erogazione della prestazione economica e il correlato accredito della contribuzione figurativa».
Di tale Messaggio dell’INPS si legga anche nel sito del Centro Studi Giuridici HandyLex, che ha dedicato ad esso anche un ulteriore approfondimento, trattando altre questioni legate al Green Pass. (S.B.)