Si è tenuta oggi l’audizione in Commissione Affari Sociali di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) sul Disegno di Legge Delega al Governo C 3347in materia di disabilità, sul cui complessivo impianto le Federazioni hanno espresso durante l’audizione un parere positivo, ritenendo il testo presentato volto ad introdurre una chiara declinazione dei princìpi che sono alla base di un nuovo modo di intendere la condizione di disabilità, centrato sul modello dei diritti umani, così come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e dagli altri atti internazionali ed europei sulla materia.
Come emerso infatti anche durante l’audizione, dando seguito alla Legge Delega ora in esame, saranno introdotti nel nostro Paese:
Nello strutturare le proposte emendative (si veda in allegato il documento depositato in tal senso), le due Federazioni hanno tenuto conto che la Commissione XII Affari Sociali della Camera ha altresì stabilito di svolgere congiuntamente l’analisi di tale Disegno di Legge con le due Proposte di Legge AC 424 e AC 1884, riguardanti rispettivamente l’introduzione di una disciplina specifica per la vita indipendente e l’introduzione dell’Autorità Garante per le persone con disabilità, sulla quale ultima la FISH ha espresso in audizione la propria contrarietà. Non soltanto.
In tutti i casi, tra le pieghe della memoria che la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha presentato al Parlamento, dice il presidente nazionale FISH, Vincenzo Falabella, che ha partecipato all’audizione: «c’è una raccomandazione centrale, anch’essa presente nella Convenzione ONU sulla disabilità e che dobbiamo considerare, ed è quella con cui si raccomanda di porre in atto garanzie del mantenimento del diritto ad una vita autonoma indipendente in tutte le regioni. Aggiunge Falabella: «per raggiungere quest’obiettivo occorre reindirizzare le risorse dell’istituzionalizzazione a servizi radicati nelle comunità e aumentare il sostegno economico per consentire alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente su tutto il territorio nazionale». E poi conclude così: «per il resto, esprimiamo un giudizio positivo sulla legge, perché riprende nell’impianto quei principi della Convenzione ONU che sono un faro per il nostro mondo associativo, e che sono anche alla base della tutela dei diritti umani fondamentali a livello internazionale».
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