Non autosufficienza, Regione Lombardia stanzia 130 milioni di euro

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Approvata la Delibera di riparto dei fondi nazionali e regionali per finanziare l'assistenza delle persone con disabilità grave e gravissima. LEDHA: complessivamente soddisfatti, ma la misura resta sotto-finanziata

Con la Dgr n. 5791 del 21/12/2021 la Giunta di Regione Lombardia ha approvato il “Programma operativo regionale a favore di persone con gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza e grave disabilità di cui al Fondo per le non autosufficienze triennio 2019-2021- Annualità 2021 esercizio 2022” cui sono stati destinati poco meno di 130 milioni di euro, dal riparto del Fondo nazionale per la non autosufficienza (per circa 106,4 milioni di euro) cui Regione Lombardia ha aggiunto altri 23 milioni di euro. Queste risorse sono destinate a sostenere persone con disabilità gravissima (Misura B1) e persone con disabilità gravi o anziani non autosufficienti (Misura B2) oltre ai progetti di vita indipendente (Pro.vi.).

L’esercizio 2022 del fondo regionale per la non autosufficienza potrà quindi contare su un leggero incremento delle risorse statali. Rimane invariato l’impianto degli interventi, ma con alcune significative e positive novità, a partire dall’aumento (da 600 a 650 euro mensili) dell’importo del buono mensile per le persone con disabilità grave e gravissima beneficiari della Misura B1 assistiti da caregiver familiare. Inoltre l’accesso al voucher sociosanitario viene “sganciato” dalla fascia di reddito per tutte le persone con disabilità che beneficiano delle risorse del FNA (a partire dal secondo semestre dell’anno). Mentre la soglia Isee per beneficiare dell’assegno di autonomia e i progetti di vita indipendente viene alzata a 30mila euro.

Complessivamente siamo soddisfatti del provvedimento deliberato da Regione Lombardia per la non autosufficienza -commenta Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. Il confronto molto aperto adottato da Regione Lombardia ha permesso alle associazioni di presentare le proprie istanze, alcune delle quali sono state accolte”. Tuttavia LEDHA evidenzia come, nonostante l’incremento dei fondi da parte del Governo, la misura sia ancora sotto-finanziata a causa dell’aumento della platea di persone con disabilità che hanno diritto a usufruirne. “Per questo motivo -conclude Alessandro Manfredi- continueremo a chiedere al Governo e al Consiglio regionale di incrementare stabilmente le risorse del Fna per garantire un supporto adeguato a tutte le persone con disabilità che hanno diritto di accedere alle misure B1 e B2”.

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