L’Assemblea si è aperta con la presentazione dell’inno associativo “Blu”, nella nuova versione predisposta da Anffas Trentino, armonizzata dal Maestro Armando Franceschini ed eseguita dall'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano. Un inno che, accompagnato dalla proiezione di alcune immagini rappresentative delle tappe più importanti della ultra-sessantennale storia di Anffas, ha emozionato gli oltre 200 partecipanti, in collegamento da remoto, ai lavori assembleari.
In particolare, estremamente coinvolgente è stato l’intervento del Presidente nazionale Anffas, Roberto Speziale che, nell’introduzione alla sua relazione in rappresentanza del Consiglio Nazionale, ha rivolto un forte messaggio a tutta la rete ricordano, sulla scorta del video presentato in apertura, le tante battaglie, le sofferte conquiste nonché il costante impegno ad affrancare le disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo dalla condizione di invisibilità in cui le stesse erano, ed ancor oggi sono spesso relegate, a causa del persistente stigma sociale che ancora connota una certa visione delle condizione di disabilità, specie quella più complessa.
Il Presidente Speziale ha ricordato il difficile periodo vissuto in questi ormai 3 anni, tuttora vivido nella memoria comune ed ancora del tutto presente nel nostro vissuto quotidiano, dove la pandemia ha drasticamente e duramente colpito, e sta continuando a colpire, proprio le fasce più fragili della popolazione e tra di esse le persone con disabilità, specie quelle con disabilità intellettive e del neurosviluppo ed i loro familiari. Pandemia che sta avendo anche un forte impatto negativo sui servizi, sulla loro sostenibilità, con grave rischio per la garanzia della continuità degli stessi e del mantenimento dei livelli occupazionali. Per non parlare poi degli effetti devastanti del conflitto russo-ucraino, definito dal Presidente e concordato dall’Assemblea stessa come una vera e propria follia dell'umanità.
Pur in questo quadro di forte e crescente preoccupazione, il Presidente ha esortato l’intera compagine associativa a continuare a guardare al futuro con ritrovata speranza. Ciò in quanto Anffas, nella sua incessante opera tesa ad affermare la dignità, i diritti e la Qualità di Vita delle persone con disabilità, dei loro familiari ed il benessere degli operatori non si può e non può essere fermata da nulla e da nessuno. Andando avanti senza mai arrendersi rinsaldando ancora di più il proprio forte spirito identitario ed unitario e facendo leva sulla straordinaria capacità di resilienza che l’esperienza propria della disabilità porta con sé.
Un invito che ha altresì ricompreso il tema oggetto del titolo dell’Assemblea scelto per il 2022: “Sfide ed opportunità del Terzo Settore”. Tra pochi giorni saranno, infatti, esattamente 5 anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.lgs. n. 117/2017 con cui veniva definita la Riforma del Terzo Settore a partire dalla quale Anffas Tutta, in qualità di rete associativa operante nel terzo settore italiano, ha dato via, nel più rigoroso rispetto delle previsioni normative e di quanto, via via, veniva indicato dal Ministero competente, a tutta una serie di attività formative, informative e di adeguamento di tutti gli statuti dei vari Enti facenti parte di Anffas. Anffas, infatti, credendo fortemente nei valori fondanti richiamati e sanciti dalla Riforma stessa sin da subito ha voluto dare risalto alle opportunità offerte piuttosto che soffermarsi sulle inevitabili complicazioni che una riforma di tale portata, comporta.
Ma oggi non si può non prendere atto che numerosi sono i segnali contraddittori con i quali il Terzo Settore Italiano è costretto a fare i conti. Dalla mancata definizione del regime fiscale da applicare agli Enti del terzo settore che continua a creare incertezza e, per certi versi, sconcerto; alla mancata compiuta attivazione del regime di amministrazione condivisa - si veda tutta la parte di applicazione del PNRR fino ad oggi emanata, così come definita e ribadita anche nelle pronunce della Corte costituzionale; al tentativo, poi sospeso, di assoggettare al regime IVA gli Enti del Terzo Settore; ai ritardi e alle non sempre giustificate complicazioni burocratiche legate all’avvio del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore; ed infine la mancata definizione dell’applicazione IRES.
In tal senso e consapevole del proprio straordinario ruolo all’interno del sistema, Anffas ha più volte denunciato - anche in sinergia con il Forum Nazionale del Terzo Settore cui aderisce - il perdurare di determinate carenze e/o approssimazioni normative allo scopo di valorizzare il Terzo Settore considerandolo non, come qualcuno è ancora avvezzo a fare, come mero fornitore di prestazioni e servizi per conto degli Enti Pubblici, spesso al solo fine di conseguire obiettivi di risparmio non sempre giustificati o giustificabili, ma come soggetto che, in regime sussidiario ed appunto, nel rispetto del principio di “Amministrazione Condivisa” concorre, assieme al perseguimento di attività di interesse generale a promuovere solidarietà e coesione sociale, a stimolare partecipazione e cittadinanza attiva, e a concorrere al perseguimento del bene comune. Terzo Settore che, ove correttamente riconosciuto e adeguatamente sostenuto, per il quale Anffas è pronta, a tutti i livelli a fare, come sempre, la sua parte.
L’Assemblea, spronata dal messaggio di speranza, fiducia e determinazione rivolto direttamente dal Presidente Speziale ha, pertanto, espresso all’unanimità la propria volontà di continuare a guardare al futuro e a difendere i diritti umani, civili e sociali e la Qualità di Vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, allo stesso tempo continuando a battersi per vedere affermati i punti centrali ed irrinunciabili del proprio agire.
Dalla relazione del Presidente Speziale è poi seguito un dibattito estremamente interessante che, tra i vari temi ed esperienze sul territorio, ha fatto emergere il tema centrale e di grande importanza per l'intera rete associativa che assume il ruolo della famiglia, in particolare rispetto alla necessità di un sempre e più consapevole coinvolgimento delle giovani famiglie nella vita associativa anche al fine di garantire un costante ricambio generazionale.
I lavori assembleari sono proseguiti con l’approvazione, all’unanimità, del rendiconto associativo chiuso al 31 dicembre 2021 che pur in un periodo di grande difficoltà ha comunque fatto registrare un andamento positivo.
A seguire l’intervento della dott.ssa Emanuela Bertini, Direttore Generale di Anffas Nazionale, che ha illustrato all’Assemblea Nazionale il Bilancio sociale 2021 realizzato in conformità con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore nell'ambito della rendicontazione sociale degli Enti del Terzo Settore. Lo stesso si configura quale strumento innovativo con cui "raccontare" e "rappresentare" quanto realizzato da Anffas Nazionale in termini di "rendicontazione sociale" nei confronti della collettività tutta. A conclusione della presentazione dei contenuti inseriti capitolo per capitolo all’interno del Bilancio, la prospettiva auspicata è che, per l’anno 2022, venga analogamente redatto un documento che sia in grado di trasmettere l’azione complessiva di Anffas Tutta, distinta da quella della sede nazionale, così da fornire ai vari stakeholder tutti quegli elementi utili che sappiano dare contezza di quanto fatto in termini di impatto nel tessuto sociale.
Grande interesse hanno suscitato inoltre le relazioni delle attività e dei programmi del Consorzio “La Rosa Blu” e della Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi”, susseguitesi nella sessione pomeridiana ed illustrati rispettivamente dai presidenti Giandario Storace ed Emilio Rota. Gli stessi, supportati dallo staff della sede nazionale e del Consorzio, hanno presentato da un lato il programma formativo dell’anno 2021 unitamente alle diverse attività di supporto tecnico-gestionale che il Consorzio ha svolto in favore delle strutture associative Anffas, dall’altro le principali azioni intraprese nell’ambito del piano di raccolta fondi programmato (es. campagna lasciti, corporate, etc.). Sono stati altresì presentati all’Assemblea Nazionale i Bilanci sociali 2021 sia del Consorzio “La Rosa Blu” sia della Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi” come documenti consuntivi ma anche e soprattutto illustrativi del presente che guarda al futuro in quanto pregno di contenuti previsionali e fattuali.
Apprezzata anche dall’Assemblea la presentazione dei risultati ottenuti per Univer@bility a cura della dott.ssa Rossella Collina, Consigliere nazionale Anffas nonché Direttore Editoriale del progetto. A distanza di un anno dal lancio ufficiale del progetto e con n. 4 pubblicazioni registrate, la dott.ssa Collina ha ricordato all’Assemblea che essendo un progetto culturale - promosso da Vannini Editoria Scientifica, di cui Anffas è partner unitamente al Consorzio La Rosa Blu - Univers@bility ha come obiettivo quello di promuovere le relazioni, il dialogo e la condivisione di esperienze e buone prassi tra le associazioni che si occupano di disabilità, favorendo la diffusione delle conoscenze del modello basato sui diritti umani, civili e sociali e della Qualità della Vita, nel rispetto dei paradigmi introdotti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD). A tutti è stato, infatti, ricordato come i contenuti pubblicati all’interno del sito www.universability.it sono patrimonio di tutti affinché si possa trasferire conoscenza, incrociare punti di vista e pensieri differenti nonché promuovere un dibattito attivo come in una vera e propria agorà rispetto ai temi della disabilità.
Focus particolare è stato infine posto sullo stato dei lavori del Codice di Qualità ed Autocontrollo (CQA) che Anffas ha demandato al proprio Comitato Tecnico Scientifico: il dott. Michele Imperiali, in qualità di Presidente del CTS, ha presentato il documento - inteso come work in progress - spiegando come esso sia indispensabile per coltivare, in un percorso di partecipazione e corresponsabilità, gli elementi valoriali di Anffas all'interno del Terzo Settore.
Novità rispetto alla prima bozza del Codice, presentata in occasione dell’Assemblea di giugno 2021 ed oggetto di successive n. 5 revisioni a seguito anche degli input giunti da diverse realtà della rete regionale e territoriale, è la previsione di un paragrafo specifico sul tema della sostenibilità economico-finanziaria, fondamentale per gli Enti del Terzo Settore anche alla luce della recente emanazione delle Linee guida in materia di raccolta fondi ai sensi dell’art. 7, comma 2, del Codice del Terzo settore.
All’assemblea è stato, inoltre, fornita una prima panoramica del Manuale per la Qualità e l’Autocontrollo di Anffas che, unito al Codice, deve essere recepito come strumento di accountability che abbia come finalità quella di dare evidenza, all’interno e all’esterno, di come l’ente realizza la propria mission. Si tratta, quindi, di una raccolta di tutte le informazioni e le istruzioni d’uso che disciplinano i livelli minimi di qualità, organizzativi e gestionali per il corretto senso di appartenenza alla rete Anffas da parte degli aderenti al nuovo contesto del Terzo Settore.
Nei prossimi mesi seguirà, a tal proposito, una fase di confronto e di testing delle schede di misurazione previste dal Manuale con il coinvolgimento dei soggetti della rete Anffas (ma non solo) individuati secondo criteri definiti dal Consiglio Direttivo Nazionale. Il tutto affinché sia possibile la presentazione del Codice e del Manuale di Qualità ed Autocontrollo Anffas in occasione dell’Assemblea elettiva prevista per l’autunno 2022.
Inno associativo "Blu": versione di Anffas Trentino, Maestro Armando Franceschini ed Orchestra Haydn
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