Presidente E. Monti: “Il cittadino con disabilità al centro di questo provvedimento”
Milano, 5 ottobre 2022 - È stato presentato oggi in Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti (Lega), il progetto di legge per sostenere e promuovere progetti di vita indipendente per le persone con disabilità.
Il documento, a firma di Fermi, Brianza, Borghetti, Malanchini, Violi - componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia-, riprende quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CNRPD), ratificato da parte della Repubblica Italiana (Legge 18/2009) secondo cui spetta agli Stati Parti garantire a tutte le persone con disabilità il diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale, ovvero il diritto “a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone” e alla “loro piena integrazione e partecipazione nella società”.
Tre i principi cardini del provvedimento, di cui lo stesso Presidente Monti è relatore: la libertà di scelta, su base di uguaglianza e pari opportunità con gli altri, del proprio luogo di residenza senza obbligo di vivere in una particolare sistemazione; l’accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria, impedendo l’isolamento sociale o la segregazione; la messa a disposizione dei servizi e delle strutture sociali su base di uguaglianza con gli altri.
Destinatari di questa legge non possono quindi che essere tutte le persone con disabilità, ovvero tutte le persone con una età maggiore di 14 anni, in possesso di una certificazione di invalidità non inferiore al 46%.
“Con l’illustrazione di oggi – dichiara Emanuele Monti – inizia il percorso legislativo verso l’approvazione di una proposta di legge che intende potenziare la rete dei servizi e dei sostegni sociali, educativi, lavorativi, sociosanitari e sanitari in favore delle persone con disabilità, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti di vita indipendente. Come abbiamo fatto con la riforma della sanità lombarda, anche in questa occasione, vista l’importanza e la serietà con cui vogliamo affrontare questa tematica importante, favoriremo un processo partecipativo di costruzione dal basso delle proposte di sviluppo del sistema di presa in carico della disabilità in Lombardia. La vita indipendente mette al centro il cittadino e anche la politica è giusto che parta da questo presupposto”
La pietra angolare del processo di riforma della Proposta di legge è, senza dubbio, il Progetto individuale di vita indipendente, oggi redatto solo dopo l’accesso a uno dei servizi. L’intento è quello di estenderlo a prescindere dall’assistenza, facendolo divenire una sorta di “mappa esistenziale” della persona con disabilità, individuando le risorse e le competenze necessarie a sostenere il percorso di vita e orientandone l’utilizzo. A suo corredo viene, infatti, predisposto un Budget di progetto, in una logica di integrazione sociosanitaria e di Fondo unico per la disabilità, mettendo a disposizione tutte le risorse già presenti e disponibili nel sistema di welfare nazionale, regionale e locale.
A supporto dei percorsi di progettazione personale e alla loro implementazione, vengono istituiti, sotto la responsabilità dei Comuni, i Centri per la vita indipendente, ovvero strutture sociali e professionali che fanno da regia.
Il progetto intende avviare anche una revisione del sistema di funzionamento e finanziamento della rete delle Unità di offerta sociosanitaria e socio assistenziale per le persone con disabilità. La norma finanziaria mette a disposizione 2milioni 750mila euro per il triennio 2022-2024, di cui 750mila euro per il 2022, e 1milione di euro per gli anni 2023 e 2024.
Sullo stesso argomento è depositato agli atti un analogo provvedimento a firma del consigliere Ferdinando Alberti (M5S), che ne ha chiesto l’abbinamento al progetto di legge di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza.
Da mercoledì 12 ottobre inizieranno le audizioni. Il provvedimento è calendarizzato per la seduta dell’Assemblea del 29 novembre.