Se già con piacere avevamo segnalato la scorsa settimana che Dopo di Noi, cortometraggio realizzato dall’ANFFAS di Modica, in provincia di Ragusa (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e diretto da Alessio Micieli, era giunto in finale al Festival Officine Social Movie di Arezzo, con piacere ancora maggiore registriamo ora che Dopo di Noi quel Festival lo ha vinto, nella categoria Autismo Arezzo, promossa dall’Associazione omonima. E particolarmente significative, sul valore universale dei temi trattati in quel cortometraggio, sono state le parole pronunciate per l’occasione da Andrea Laurenzi, presidente di Autismo Arezzo: «Dopo di Noi – ha affermato infatti – vince ad Arezzo, che non è la Modica dell’ANFFAS che lo ha realizzato, né la Ragusa del regista Alessio Miceli. Ma i temi, le dinamiche, i problemi e le soluzioni sono le stesse sia a Modica che ad Arezzo».
Grande, naturalmente, è stato l’entusiasmo espresso dall’ANFFAS di Modica: «Siamo felici – hanno dichiarato dall’Associazione – di aver potuto raccontare delle tematiche che, come Associazione, ci stanno a cuore, ma siamo altrettanto fieri di avere portato in Toscana i nostri scorci e il nostro barocco. Dopo di Noi, infatti riesce a restituire efficacemente non solo la bellezza dei nostri luoghi, ma anche l’immagine di un territorio solidale e attivo nel campo del sociale, quale in effetti il nostro è sempre stato, se è vero che la macchina del volontariato non si è fermata nemmeno in pieno lockdown, dando un po’ di sollievo a famiglie che altrimenti sarebbero state totalmente lasciate a se stesse».
«Questo successo – aggiungono – lo dobbiamo soprattutto al regista Alessio Micieli, un grande professionista che è riuscito nella non facile impresa di raccontare la disabilità senza scivolare nel facile pietismo con cui spesso vengono trattati questi temi. Attraverso la macchina da presa, speriamo dunque di avere veicolato un messaggio importante e al contempo di avere promosso la nostra città, nella speranza che possa essere meta di turismo anche per persone con disabilità in cerca di luoghi accessibili».
La storia di Dopo di Noi, ricordiamo in conclusione, si dipana attraverso il rapporto di amicizia e complementarietà che si instaura tra due bambini con forme più o meno gravi di disabilità; quando la bimba è costretta a lasciare il centro che i due frequentano, il bimbo, con un grave distrubo dello spettro autistico, non riesce ad esternare e comunicare le sue emozioni e sembra indifferente rispetto all’addio dell’amica, ma mostrerà di essere stato legato a lei attraverso la musica.
Il cortometraggio era stato selezionato anche ad altre rassegne, quale ad esempio il Giffoni School Experience 2019. (S.B.)